La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 45
maestà del re ricevere condizioni, e alla sicurezza del regno mendicare acquisti lontani, mentre l'In-y gbilterra stava ognora aspettando un'occasion far Vorevole di rinnovare la guerra. Ma il giovine monarca, non ostante una crudel malattia avido d'ingrandimento e di gloria, approvò l'opinione di quelli che dicevano, l'unione di Genova procurare in un attimo alla Francia ciò che molti anni di pace e di costanza non avrebbero potuto, una forza navale atta a sbigottire dentro all'isola Joro gl'Inglesi; aprire insieme l'adito del commercio orientale tenuto finora da'soli Italiani, e dare anco in Italia il passo più opportuno ad occupare sì bella parte di Europa.
La risoluzione del re fu comunicata agli ambasciatori. Pietro Fresnel vescovo di Meaux, e Pietro Beaublè altro ecclesiastico ricevettero pien potere di fermare l'accordo in Genova, e di metterlo in esecuzione.
Questa gran novità divolgatasi senza indugio per tutto, increbbe potentemente a papa Bonifacio IX e al duca Visconti; al primo perchè i Francesi, desiderosi di estinguere il deplorabile scisma della Chiesa, volevano ch'ei rinunziasse il pontificato; al secondo perchè l'acquisto di Genova era scala al Milanese. Non si dichiarò il papa; ma il duca apertamente, e in più modi s' oppose alla conclusione del trattato.Scrisse al duca d'Orleans suo genero stimolandone l'ambizione; al re e al suo consiglio esagerando la vanità dell'acquisto; e sopratutto a' Genovesi fece con lettere e con ambasciate palese l'inavvedutezza del loro disegno. Chi era colui cui volevano eleggere a signore? Unby GpOgk
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