La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 59
L'impresa premeditata risguardava l'isola di Cipri. Venuto ivi a morte il re Jacopo, suo successore fu Giano, così nominato perchè nato in Genova mentre il padre si trovava colà prigione.
L'animoso giovane non potè tollerare i patti dal vecchio genitore osservati esattamente^ sicché appena coronato 0), trattò con alcuni uficiali di Famagosia, acciò gli dessero quella città in mano. Ma essendosi scoperto il trattato, Antonio Guano, il quale dopo un breve esilio a Finale era stato mandato governatore in Famagosta, fece impiccar per la gola i traditori. Giano deluso della speranza di riuscir colla frode, risolvè usare apertamente la forza; tanto che messo insieme un giusto esercito, cinse la terra d'assedio. E poi che l'ebbe più volte assalita e combattuta invano, coloro che avevano presso lui più credito, vollero persuaderlo a partirsene. Cui egli rispose, che avendo incominciata quell' impresa giovane ancora e sbarbato, non era per partirsene, finché la barba e i capegli non gli sbiancassero. E mise un bando costituendo pena la vita a chi ragionasse di ritirata. Un giorno il governator di Fa-magostà lo richiese a parlamento: e come furono alla presenza lo interrogò,perchè dimenticandosi de' benefizi ricevuti da una Repubblica nella quale era nato, si sforzasse di torle una città acquistata con giustissimi titoli da suo zio e da suo padre: indi gli offerì larghe somme, se sciogliesse l'assedio. Un amaro sorriso precedè la risposta; indi
(I) Bosio, Stor. dell'Ora. Gerosol., IV, 115. Foresti, Mappamondo, Ist. XIIIby G00gle
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