La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
60 LIBRO SESTOripigliò, aver appunto sortito nella città, del cui fondatore portava il nome, insieme con la nascita e l'educazione l'animo impaziente di servitù.Non essere nè sconvenevole nè strano, se mentre ogni parte più lontana del mondo si era da'Genovesi tentata coli' armi, egli nato e cresciuto fra loro, cercasse di ricuperare una terra vicina, dagli avi e progenitori suoi edificata. (i4o3) Nulla replicò alle offerte, e ruppe alteramente il colloquio. Vero è che una squadra genovese guidata da Antonio Grimaldi gli fece allargare l'assedio. Ma non sì tosto quel capitano, rifornita la terra, sì partì, ch'ei ritornovvi a campeggiare, rinnovando le batterie e gli assalti con indicibile ostinazione.
Mentre queste cose si travagliavano in Cipri, Bucicaldo fece apparecchiare sette navi, sei galee e una galeazza; e quantunque non fosse uomo di mare, pur volle con titolo di ammiraglio guidarle, ambizioso di accozzare in sè stesso ogni specie di onori. A dì 6 di aprile verso il mezzo giorno le botteghe si chiusero, e cinque ore appresso ei salì sull'armata. Avendo toccato per via a Modone gli fu riferito, l'imperadore Emmanuele trovarsi colà presso in Morea, e tosto mandogli per iscorta ed ajuto il signore di Castel-Morando con quattro galee. Egli voltossi col rimanente a Cipri. Dove soccorsa di vettovaglie Famagosta, e mèsse in terra le genti, tanto indugiò che i coloni di Pera sollecitati da Castel-Morando gli spedissero due galee; quei di Scio, di Metelino e di Focea al-tretante. Dopo tali rinforzi il re Giano venne assalito ne'propri alloggiamenti, messo in fuga e inseguito fin sotto Nicosia. Risedeva in Rodi il
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