La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
64 LIBRO SESTO:,
corpo, o di una galea contro di un'altra, ovvero di due opposti squadroni, 1* uno di tutti Veneziani, l'altro di Francesi e Genovesi, in guisa che dove gli avversari fossero in numero di trenta, ei si contentava di venticinque, e dove fossero di meno, meno pur egli a proporzione. Non si sa che i Veneziani rispondessero, nè più insistesse il maresciallo. Ma come avvampò nuova guerra fra loro e Francesco Novello signore di Padova, egli promise al Carrarese la protezione di Francia, i soccorsi di Genova, e il pernizioso consiglio gli diede di rompere ogni pratica di pace. Lo credè l'infelice; ma sempre più stretto delle venete armi, ingannato de' promessi ajuti, tradito dagli amici, da'congiunti, da'sudditi, per-dè in fine lo stato, la libertà, due figli amorosi; e di rimpetto a' loro cadaveri fu strangolato ( 14o5).
Altri pensieri divagavano intanto il maresciallo; e principalmente il pensiero delle cose ecclesiastiche, sebbene da'capitoli fosse vietato. Cominciò dunque a ridurre i dì festivi, allegando esser quelli tanto cresciuti, che un quarto dell'anno toglievano all'industria. Ma l'arcivescovo prescrisse nuove feste, e la città volle anche osservare le antiche. Non piegossi per questo, e deliberò di levare i Genovesi dall'ubbidienza del papa residente in Roma, per farli aderire all'antipapa dimorante in Avignone a divozion della Francia. Sembra ancora ch'ei disegnasse cangiare la stanza di questo, e non potendo in Roma, trasferirla in Genova, come il doge Adorno avea già meditato rispetto ad Urbano.
A questo duro pontefice erano succeduti in
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Veneziani Francesi Genovesi Veneziani Francesco Novello Padova Carrarese Francia Genova Genovesi Roma Avignone Francia Roma Genova Adorno Urbano
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