La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO - 65
pochissimi anni Bonifacio IX, Innocenzo VII e Gregorio XII; ma l'antipapa Clemente VII non aveva avuto altro successore, che l'intrepido Pietro di Luna aragonese. Le pratiche mosse da Bu-cicaldo in suo favore furono piene di sagacità. Andò a visitare, imitando pure l'Adorno, il cardinale Luigi Fieschi nella sua villa di Quinto, dove tanto si affaticò, mescendo lusinghe a minacce, che quell'ambizioso e debole prelato non solamente rendè ubbidienza a Benedetto XIII , nome assunto da Pietro di Luna, ma rimandò a papa Innocenzo la berretta cardinalizia, per riceverla dall'antipapa.
Cupidità di ricchezze o di onori non avrebbe potuto sedurre l'arcivescovo Pileo de'Marini; il quale mosso da singolare disinteresse e modestia aveva voluto distribuire colFassistenza di- alcuni secolari le limosine e i lasciti pii, soliti amministrarsi liberamente da'suoi predecessori: ond'era nato il nobilissimo magistrato della misericordia, composto degli arcivescovi prò tempore, e di quattro togati. Nè potevano in esso lui le minacce provate indarno nella riduzion delle feste. Però il governatore tenne modo che Vincenzo Ferreri, Domenicano spagnuolo, venisse a predicare in Genova. Vincenzo famoso per sacra eloquenza e di vita così prodigiosa, che i cattolici lo venerano in sugli altari, era pur uomo. La patria comune e la gratitudine lo avevano affezionato a Benedetto; e l'opinione del predicatore dissipò le incertezze dell'arcivescovo. Allora fu che Bu-cicaldo convocò gli ordini della città, da'quali sebbene non potè conseguire che si mostrassero Sebra, T. III. 5
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