La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO - 67
dato da dodici fiaccole, e posto sopra ima mula riccamente bardata. Finalmente Benedetto XIII su bianca chinéa, di cui tenevan le redini a destra il maresciallo governatore, e a sinistra il podestà conte Feretti anconitano: la processione era chiusa da cinquanta consiglieri é altri graduati in toga bianca. Olezzavano di fiori le strade, le case erano ornate con verdi rami d'ulivo; e mentre alcuni fuggivano la sospetta solennità, il popolo illùso dalla conformità de'nomi, gridava a tutta voce: Bentdfctus, Benedictas qui venit in nòmine Domini ! ' ¦
(i4o6). Ma l'augurio non si avverò. Una di quelle pesti frequenti in Italia, finché si commerciò coli'Egitto senza giuste cautele, afflisse Genova in modo, che in una sola settimana fra la città e i sobborghi si numerarono ducento quindici morti. Indarno il zelante Ferreri con le parole e l'esem-pio predicò penitenza^ consigliò processioni, e d aequa benedetta asperse le strade. (8 di agosto) L'annalista Giorgio Stella, che certo irreligioso non era, osservò (I) come dopo quelle pie cerimonie il morbo contagioso anzi di estinguersi infierì, a cagione del numero grande di popolo che vi concorse. Abitava il pontefice nel-r arioso convento di san Francesco, e le sue guardie occupavano insiem co'Francesi l'eminente fortezza. Ma l'epidemia vi salì, e tolsegli (2) un amico costante nel cardinale Pietro Serra vicecancelliere del regno d'Aragona. Benedetto si ri-
ri) Stella, IH, 1212.
(2) Zurila, 11, IO. Ciaccon., T. II.
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