La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      strette di una sola amministrazione, a rinnovare le ingegnosissime code di redenzione, e a mettere in serbo un resto di cassa, che il governo dichiarò inviolabile. Costituirono inoltre otto procuratori per le riscossioni, e altretanti protettori per l'amministrazione suprema, i quali avessero seggio in una nobilissima casa sopra la dogana. Confermarono i privilegi del doge Niccolò Guar-co, e ne trovarono un altro d'inestimabile utilità, che i luoghi di san Giorgio non possano d'una in altra testa descriversi e trasportarsi.se non per consenso del proprietario, eredità dote o legato (I). Parve a creditori lungamente delusi, che san Giorgio avesse calata una volta galleggiante in mezzo al loro naufragio.
      Rifatto l'erario e consolidato il credito pubblico, Bucicaldo passò ad altre imprese; armò undici galee (2), e volle sorprendere, entrando nel Tevere, Roma. Diceva nel suo manifesto, che il popolo romano ricorreva a lui per ajuto contro l'ambizioso Ladislao re di Napoli, e che degli opposti pontefici l'uno inoltratosi a Lucca, e l'altro a Sarzana senza fare più un passo per unirsi in concilio e dar pace alla Chiesa, niun altro era più degno di tener in deposito la metropoli del mondo cristiano, che un luogotenente dei re Cristianissimo e un maresciallo di Francia. Ma colpa de'venti o arte di Ladislao, i Napoletani prevennero questa fiata i Francesi. Roma tradita da un suo cittadino, rammentando con lacrime l'antica
      (1) Chi desidera piò estete notizie legga il Dircosso V.
      (2) Gregor. XII. Epist. cur. II, 221.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Terzo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 330

   

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