La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
76 LIBRO SESTO:,
nare nuovamente gli Alberghi e le Contrade della città a effetto di abbracciare, come in Francia era già decretato, una difficile neutralità fra i due papi. (i5 di giugno) Fatto questo, non passarono molti giorni che il concilio li depose ambedue; e fu lor sostituito Alessandro V di nazione Candiano. Allora si rendè ubbidienza al nuovo pontefice (J) non senza popolare disgusto, quantunque l'arcivescovo de'Marini fosse intervenuto al concilio. Mk 'già da qualche tempo tutto ciò che l'iracondo governator proponeva, era approvato con silenzio più dispettoso di un rifiuto. Egli senza punto badarvi, si gettò a un'impresa non men seducente che pericolosa.
ir ducato di Milano era minacciato al di fuori e tutto sossopra nell'interno. I capitani di parecchie città ne avevano usurpato il dominio. Bologna, Perugia, Siena non volevano più forestieri. Ladislao re di Napoli, principe torbido e ambizioso, minacciava la Lombardia. I fratelli Visconti Gian Maria e Filippo erano inesperti, incostanti, timidi e crudeli. Bucicaldo cui nulla di ciò che seguiva in Italia stava occulto, fece loro proporre T esterminio de'ribelli e contro il re di Napoli una lega sottoscritta sotto la sua mediazione da'principi di-Savoia e da Bernardone di Serra governatore d'Asti (2) pel duca d'Orleans. All'ultimo offerì sè medesimo per governatore del Milanese. Traditi i Visconti da' lor
(1) Fleury, CI, 121.
(2) Scipione Ammirato lo chiama della Serra secondo l'uso toscano di preporre l'articolo della a'cacati ch'escono in A. In un diploma di Carlo VI è chiamato de Serris.
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