La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
80 LIBRO SESTO:,
do un corriere gli porta le novità di Genova. Lascia tosto ogni cosa e co*suoi cavalieri s'affretta a varcar l'Appennino. Passava in quel punto Facino Cane per ritornarsene in Alessandria, secondo l'accordo. Vedersi, venir alle mani fu una cosa. Separati alfin dalla notte, Facino prosegue il suo viaggio, e Bucicaldo già troppo debole per inoltrarsi a Genova come per tornare a Milano, si chiude nel castello di Gavi che si tenea pei Francesi. Nel quale stette due mesi non molestato da alcuno , non soccorso dalia sua corte insospettita che volesse farsi signore della Lombardia. Tentò finalmente di tornare in patria, e gli riuscì. 0 vista troppo dolente 1 La plebe di Parigi in sommossa; la reale famiglia in preda alle discordie, e gl'Inglesi, sempre intenti a prevalersi delle calamità della Francia, in atto di assalirla. Basti qui accennare di quelle memorabili uerre, che Bucicaldo fatto prigione nella gran-e battaglia di Azincourt, finì nella torre di Londra una esistenza più celebre che gloriosa.
Finché il maresciallo era rimaso in Gavi, avevano i Ghibellini temuto o finto temere qualche sorpresa. Però non contenti dell'ordinario magistrato, il quale sotto nome di podestà vigilava alla pubblica sicurezza, ed era in quel tempo un cavalier Del Carretto della loro fazione bensì, ma di maniere soavi, crearono altro giudice con facoltà di torturare i cittadini sospetti, e condannare a morte i confessi, senza osservare le formalità dello statuto. E siccome nelle civili discordie è costume ricoprire con onestissimi nomi i ritrovati più iniqui, così intitolarono colui che
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