La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
82 LIBRO SESTOJa presidenza del marchese di Monferrato,rimossi i vecchi magistrati, invitato il maggior Consiglio a nuove elezioni. Sperava di essere acclamato doge; ma intervenne a lui come a Pietro suo padre dieci anni innanzi, che altri colse il frutto delle sue macchinazioni. Le genti d'arme ite a Savona avevano per capo Giorgio Adorno,fratello di Antoniotto stato doge. Il quale non sì tosto udì il successo di Genova, che spiccatosi come potè dall'impresa, fece con tutte sue genti ritorno; e grandissima essendo la superiorità delle .sue forze, fu anteposto al Fregoso. Non parlano gli annali di costui per qualche tempo; rapportano bensì che il marchese di Monferrato volle vendicarsi dell'ingiuria ricevuta senza sua colpa, occupando Vado e Savona, terre vicine e opportune molto al suo stato (i4i3). Consentivano a lui gli abitatori; il forte orientale di san Giorgio si era già arrenduto, ma nell'occidentale dello Sperone vigilava un ottimo e nobilissimo cittadino, per nome Jacopo da Passano. Costui vecchio amico del marchese, non cedè a'conforti dell'amicizia; mollo meno curò le minacce; e consoli venti uomini di presidio sostenne per tredici dì l'assedio, quantunque circonvallato da quattordici ba-stite, e dì e notte battuto da nove bombarde, che diroccavano tutti gli edifìzi di dentro. Adorno credendolo un caldo suo partigiano, volle soccorrerlo con gente fresca, e con nuovi titoli rimunerarlo. A tutto ciò ei s'oppose, dicendosi non più amico dell'una che dell'altra fazione, ma uomo della Repubblica, alla quale, tosto che avesse un legittimo capo, restituirebbe l'onorato deposito
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