La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
84 LIBRO SESTO:,
Repubblica, e il sintreco. Numerata la gran moltitudine e fatto silenzio, il cancelliere lesse ad alta voce una carta ne'termini seguenti:
A lode e gloria di Dio onnipotente, a onore, augumento, esaltazione e pacifico stato del Comune di Genova, di tutta la repubblica genovese, e dell'illustre e magnifico doge il signor Giorgio Adorno per la grazia di Dio doge de' Genovesi, e difensore del popolo e di tutti i distrittuali del Comune di Genova.
Atteso che i forestieri sono stati esclusi dal governo della repubblica, e che il popolo guidato da ispirazione divina ha esaltato il signor Giorgio Adorno, come richiedevano! meriti suoi, alla dignità ducale;
Considerato che il detto signor doge più amatore della pubblica libertà che de'comodi propri, antipone a un imperio arbitrario, o limitato soltanto da incerte consuetudini, un governo moderato da leggi scritte, popolari e rivestite dell'autorità competente al Parlamento generale del popolo; considerato inoltre che i sapienti, nobili e discreti Leonardo Cattaneo dottor di leggi, Luciano Spinola, Eliano Centurioni, Biagio Salvago, Francesco Doria e Percival de' Vivaldi per l'ordine de'nobili, Giovanni De'Franchi, benedetto Valditaro, Jacopo Giustiniani per l'ordine de'mercanti, e Antonio Rebuffo, Antonio Mulassana e Martino Bandino per gli artefici, sono stati nominati a compilare le leggi, secondo le quali il detto signor doge dovrà governar la repubblica;
E imposto al Cancelliere dell'eccelso Comune di Genova e Notaro, di proporre al Parlamento
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Dio Comune Genova Giorgio Adorno Dio Genovesi Comune Genova Giorgio Adorno Parlamento Leonardo Cattaneo Luciano Spinola Eliano Centurioni Biagio Salvago Francesco Doria Percival Vivaldi Giovanni De'Franchi Valditaro Jacopo Giustiniani Antonio Rebuffo Antonio Mulassana Martino Bandino Cancelliere Comune Genova Notaro Parlamento
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