La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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LIBRO SESTO:,
la popolarissima piazza de'Banchi, funestano gli ultimi giorni dell'anno.
(i4i5). Al nuovo vennero di Lombardia du-gento cavalli e più fanti in ajuto del doge. Dal Monferrato trasse il Montaldo dugento fanti e cinquanta uomini d'arme, che si facevano nominare i Forti. Soprastava l'ultimo eccidio; nè l'arcivescovo, estrema speranza in simili mali, poteva temperare i presenti, essendosi trasferito come gli altri pastori della Chiesa, al concilio di Costanza. Ma il Capitolo metropolitano, vivo esempio di zelo e dottrina in tutte l'età, tenne le veci del suo capo assente, mediante una di quelle-cerimonie, nelle quali la maestà della cattolica religione impone rispetto anche a' più schivi. Celebrarono dopo lungo romoreggiar di campane la messa solenne dello Spirito Santo, e recitata dall'aitar maggiore una tenera omelia sulla pace, il celebrante coli'ostia consecrata in mano
?ri del tempio, nonstrati com'era antico costume, ma da pii secolari indistintamente, e da donne e fanciulli rimasti vedove e orfani in quegli ultimi giorni. Circuirono il pubblico palagio, le porte di sant'Andrea, Piccapietra, Piazza Lunga e san Giorgio. Il sal-meggiamento devoto era interrotto da queste flebili voci, misericordia, misericordia e pace! e da lontano s'udìa quasi per eco il trarre scambievole delle bombarde. Nella piazza de'Banchi, che la città divide in due parti, la guardia delle sbarre verso il ponente non permise l'ingresso se non ai portatori del baldacchino, al clero, alle donne
seguitato da'magi-
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