La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 93
e a'fanciulli. Sedavasi a mano a mano che la processione passava, l'ingrato strepito dell'armi; finché di speranze ricolma e di benedizioni, ella si ricondusse circolarmente al duomo (6 di marzo). Nominati nove arbitri dalle opposte fazioni, pronunziarono un lodo contrario al doge, di pessimo esempio a'cittadini. Deponesse il signor Giorgio Adorno la ducal dignità, andasse console a Gaffa, fosse esente per tutta la vita delle gabelle, e si elegessero per mesi tre due priori. 11 lodo fu eseguito (28 di marzo). Ma indi a pochi giorni più di ottocento persone convennero nella piazza di san Lorenzo, domandando nuovo doge a norma dell'ultime leggi. Donde i Priori si allom tana ro no; e Barnaba Guano, uomo non infetto da parti, ottenne legalmente il ducato. Eletto il giovedì santo, salì al solio il sabato; e la moltitudine come lieto augurio notò, che la gran campana della Repubblica usata da molto tempo al suon cupo dell'armi, celebrò alla distesa la nuova elezione nel medesimo giorno che i sacri bronzi festeggiavano la Risurrezione. L'annalista osservò che i luoghi di San Giorgio decaduti nel tempo della discordia a 62 lire e 1/2, risalirono a 90.
Aveva il doge due modi a mostrarsi imparziale, blandire egualmente i capi delle fazioni, o tutti egualmente aspreggiarli; d'indole severa, ei tenne il secondo. Giorgio Adorno non partito ancora per Gaffa, e Tommaso Fregoso stato priore, cominciarono a farne querele; nè potendo cosa alcuna ottenere (29 di giugno), armarono le torri delle case e i campanili delle chiese situate nei
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