La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      tà ov erano poste le speranze de*suoi! Spopolata l'aveva un morbo epidemico; la maggior parte dei magistrati rimanevano sospesi. Di rado si adunavano i Consigli: e se talvolta, bramosi soltanto di respirare aure più sane, si separavano presto senza conclusione. L'attonito deputato sarebbe caduto in disperazione, ove il pensiero della patria affidatagli non lo avesse soccorso. Pregò dunque il doge a concederli una pubblica udienza per mitigare il suo dolore, e per adempiere, se non i desiderii, almeno le parti de'suoi cittadini. Quantunque il legittimo numero dei consiglieri mancasse, l'udienza fu conceduta. Sono gl isolani naturalmente facondi. E però il deputato di Bonifacio espose con viva e facile loquela, cbe se la Colonia avesse conosciuto le angustie dell'amata metropoli, prima assalita da vicino ambizioso, poi da morbo crudele, avrebbe non domandato, ma apportato soccorso. Abbandonate per patto all'ingiusto assalitor le case, avrebbe restituito alla madre patria i petti liberi e riconoscenti, scudo a'mali di fuori, e sollievo dagl'interni. Ma non era più tempo. Assediati dal re d'Aragona improvvisamente, mancanti dfmunizioni, avevano promesso di arrendersi, beni e persone, quando nello spazio di quaranta giorni non ricevessero ajuto. Oh! potess'egli dipingere quanti gemiti avevano accompagnata questa promessa, quanti voti ne avevano scongiurati gli effetti ; come i padri più amorosi e le madri più tenere gareggiato avevano in offerire i propri figliuoli per ostaggi, tanto che Alfonso acconsentisse ali unico mezzo di salute, mezzo così chia-


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Terzo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 330

   

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