La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      ramente ispirato dalla Provvidenza, come per lei sola accettato! E sarà egli vano? E queste immagini di solitudine e di sospetto avrebbono forza di chiudere alla pietà tutti i cuori, cuori di concittadini e di congiunti? Che direbbono le Colonie per lunghi mari e per domimi di barbari lontane, ove intendessero che per,sì vicina, sì fedele e sì necessaria nulla si è fatto? Nulla? E il glorioso capo della Repubblica, le vera progenie di una ducal casa, il primogenito del conquistatore di un regno e di un'isola prossima ali Asia, potrebbe tollerare in pace, sotto il suo reggimento, la perdita di una colonia, di un'isola tutta, posta non che in Europa nel Ligustico mare, alimento e tutela del commercio genovese, se unita, e se nimica, flagello! Ahi non volessero i santi protettori di Genova permettere, che si potesse mai numerare fra le cagioni della sua decadenza la fedele colonia di Bonifacio, e seco tutto il regno di Corsica abbandonato !
      E qui si mise a pianger forte raccomandandosi alla bontà e alla misericordia del doge. Non potevano i consiglieri presenti cosa alcuna risolvere in suo favore per difetto del numero legittimo. Ma il doge era così commosso che il cuor non gli dava di licenziarlo. Alla fine ricomposto il volto gli disse di consolarsi. Se al doge mancava l'autorità dei pubblici consigli, a Tommaso Fregoso non mancherebbe lo spirito de'suoi maggiori. Le suppellettili, gli ori, e le gemme ereditate da loro voleva egli spendere in munizioni da guerra; e a scorno degl'infingardi, a dispetto delle pubbliche e private sventure la fedele colonia di Bo-


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Terzo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 330

   

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