La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 10$
all'altra; piantarono Latterie di bombarde sul lido, e dal lido medesimo gittarono un ponte di tavole alla nave maggiore nominata il Capo Rotondo, ch'era nel mezzo dell'altre, e che per l'altezza dell'albero maestro, della poppa e della prua sembrava più tosto un castello di terra, che un legno di mare. Il resto dell'armata era in seconda fila; e l'ordine aveva di assaltar la città al primo affacciarsi dell'inimico sul porto.
Questi preparamenti e il termine presso a spirare non lasciavano più che un fil di speranza agli abitanti di Bonifacio; quando uno di loro dalla sommità del Capo Fieno scoprì i legni amici al tramontare del sole. Venuta fa notte, il più abile de' nuotatori si gittò in mare per andare a riconoscerli, descrivere loro le disposizioni dei nimici, e prenderne gli ordini. Si guardino con gran diligenza le mura della città, e alcuni giovani si rimpiattino dietro agli scogli così a destra come a sinistra, pronti ad accorrere e a recidere i capi della catena, quando investiremo. Con queste parole dell'ammiraglio in mente l'uom forte tornò nuotando a casa. Se non che all'alba novella il mare fu in calma come di luglio, quasi a volere che il Santo Natale si celebrasse in pace. Ridestossi al dimane il buon vento, e subito i Genovesi si fecero innanzi, l'una nave dopo l'altra. La prima era guidata da Jacopo Benisia, la quale ajutata da'terrazzani nel modo prescritto, ruppe con impeto grande la pendente catena. Seguitola seconda comandata daOttobono di Negro, e incontanente-la terza di Babilano fratello di Ot-tobono, ov era imbarcato Giovanni Fregoso eoi
| |
Latterie Capo Rotondo Bonifacio Capo Fieno Santo Natale Genovesi Jacopo Benisia Ottobono Negro Babilano Ot-tobono Giovanni Fregoso Latterie
|
