La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 113
Rifornito in tal guisa l'erario, si assoldò gente per l'isola di Corsica; Batista Fregoso nè andò con sette galee sulla riviera orientale, e veggen-do i nimici ritirarsi, prese animo di assalirli presso al lido toscano. Avrebbe sorriso alla temerità la fortuna, se tre navi guidate da secreti nimici della sua casa non rimanevano spettatrici della battaglia, onde fu sconfitto e fatto prigione insiemi con le navi cbe avevano ben combattuto. Riunite intanto le genti del Carmagnola con quelle del Torello in rolce'vera, avevano occupato il colle di Granarolo cosi propinquo alla città che ne traevano bombarde fin nella darsena. Non si sbigottivano i bellicosi abitanti. Ma la costanza dell' animo nella maggior parte degli uomini costituiti in dignità, è a guisa de'beni che si con-suman per l'uso. Trovandosi il doge carico d'odio per la vendita di Livorno e la morte misteriosa del Pinelli, si fece tutt'altro da quello ch'egli era quando salvò Bonifacio, magnanimo allora, e adesso sordido calcolatore de'propri vantaggi. Gran peccato eh' esso stesso cancellasse il suo nome dalla lista immortale degli eroi genovesi! Si ristrinse a consiglio co'suoi fratelli in numero di sei, chiamò gl'intrinseci della sua casa, e per comune consenso deliberò di aprire le porte ai nimici. Bene è vero che l'annalista Giovanni Stella tentò discolparlo, dicendo che il principale suo fine era quello di salvare la città dall'esterminio, ma l'adulazione smaccata ci fa quasi orrore quanto il tradimento. Le condizioni di quella resa lo provano a evidenza..
Il signor Tommaso Fregoso rinunzierà al du-Seura , T. 111. 8
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