La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 135
mente detta si estende alle falde del primo; il borgo vecchio sta nella valle che li divide ambedue; il^nuovo è nel braccio di terra interposto fra il giogo più basso e la costiera. La sola città è murata, non ha che due porte, la Marittima e (juella di Ferro; dall'una all'altra banda ne difendono l'accesso acutissimi scogli. La fortezza del luogo, la sicurezza del porto, la facilità di andar sopra Napoli cosi di terra come di mare, davano e daran sempre a Gaeta, quantunque scarsa di popolo, una grande importanza.
Trova vasi quivi per avventura Ottolino Zoppo milanese, non molto innanzi mandato dal duca Filippo alla regina Giovanna per condolersi della morte del duca d*Angiò, o più veramente per tentar l'animo suo a istituirlo erede. Trapassata di poi la regina, e pubblicato il testamento favorevole al duca di Bari, Ottolino volea mettersi in via per Milano; ma i Gaetani, avvertiti che Alfonso disceso alla foce del Garigliano raccozzava a'danni loro un esercito, gli furono intorno pregandolo a rimanere; pregarono all'intento medesimo molti Genovesi dimoranti per cagion di traffico in Gaeta; talché si convenne Ottolino scrivesse al duca, i Gaetani al consiglio di Genova, i mercatanti genovesi a'ior cittadini, per impetrare efficace soccorso. Giunsero gratissime a Filippo queste lettere, non perchè fosse più amico di Bari che di Aragona, ma perchè odiava sempre il più potente. Ripromettevasi inoltre, che prendere la difesa di Gaeta e impossessarsene riuscirebbe alla fine una cosa. Ad ogni modo fuori del consentire ad Ottolino che si fermasse dove
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