La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
140 , LIBRO SESTOsinistra. I principali abitanti circondarono il sno letto, pregandolo a mostrarsi umano quanto era stato animoso; usasse pietà a coloro che avevano esposta la vita per la sua gloria, e consentisse che domandassero accordi degni di tanta costanza.
Queste preghiere irritavano lo Spinola. Nondimeno aggravato della ferita rimise ogni cosa in arbitrio di Ottolino, dal quale fu ricercato qualche regio ministro per trattar della resa. Venne Antonio Beccadelli, detto il Panormita, esperto cosi nelle leggi civili come nelle arti liberali, consigliere e segretario di Alfonso. Introdotto il Panormita dove Ottolino aveva congregati i nobili della città e i capi della milizia, cominciò in una bella orazione a persuaderli, essere più espediente con un principe magnanimo com'era il suo, raccomandarsi alla clemenza di quello, che perdere il tempo in palleggiare; perchè quali patti potrebbono sol domandare coloro de'quali si sapea per certo la penuria di tutte le cose necessarie al vivere umano, e la disperazione d'ogni soccorso? Squallidi volti e membra sì deboli che non potevano pur reggere l'armi in dosso, essere i soli avanzi di un popolo già si fiorente; simile, se non ancora più infelice per molte ferite la condizion del presidio; e se del duca Filippo che abbandonati gli avea, più si curavano, convenire altresì a'suoi veri vantaggi, alla sua stessa ambizione, perdere la terra e salvare tanti valorosissimi soldati, che perdere insieme il possesso dell'una e le vite degli altri. Al che Ottolino rispose : non potersi negare qualche disagio di vettovaglie; ma quanto al soccorso conoscere troppo
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