La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
• 150 LIBRO SESTOforse l'eguali in tutto il mondo, due re, due fratelli di re prigioni, le bandiere d'Aragona, di Catalogna, di Sicilia, di Napoli sottoposte alla bandiera genovese.
Le relazioni non erano ancor giunte in Genova, ma voci vaghe, e senza indicazione di autorità o di luogo. Da Pisa e da Piombino trapelò il primo avviso, pur sì confuso, che anzi di moderare irritava l'agitazione universale; nè più i consiglieri a consiglio, nè i giudici a'tribunali,nè gli artefici attendevano a'loro mestieri, gli uni per novellar sulle piazze, gli altri per ispeculare dalle torri e da'luoghi più elevati sul mare. Venuta la relazione dell'ammiraglio, e giovani e attempati, e matrone e zitelle, tutti si misero a festeggiar per le vie, a congratularsi insieme; e l'infimo volgo inondava il pubblico palagio, prendeva per mano i magistrati, e supplicavali che ricevendo altre nuove, volessero tosto compartirle a ciascuno. Fu pubblicato che l'ammiraglio, provveduta Gaeta di vettovaglie e munizioni, s'era messo in cammino per Genova co' due re prigionieri. E subito la gran torre del palagio, le chiese della città, de'borghi e delle valle suonarono a festa, a cui echeggiavano le voci del popolo qua e là ondeggiante; e chi l'emulo nome di Alfonso, chi Asse-reto gridando, e chi un medico Quilico; il quale dedito, come altri dell'età sua, alle illusioni dell'astrologia, mentre i narrati portenti atterrivano ciascuno, predetto aveva la prigionia del supremo capo appo i nimici. Gli anziani, memori dell'antica pietà, decretarono tre giorni di supplicazioni agli altari, annual processione, e offerta diby G00gle
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