La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 157
In tanta perplessità il duca mandò nuov' ordine, che in virtù degli accordi fermati col re di Aragona, si apprestasse subito un'armata contro il duca Renato. Inteso il messaggio, gli anziani deputarono un loro collega a rimostrare l'invincibile repugnanza di tutlo il popolo a combatte-re oggi per quello stesso, contro del quale combattuto avevano pochi di prima, massimamente trattandosi di un loro inveterato nimico contro tal casa per cui avevano antica e costante amistà. Ma il duca degnatolo appena di udienza, il rimandò con ordini più efficaci di prima. Queste cose si divolgano in città. La plebe pertinacissima negli odii nazionali, tutta si commuove. Sente che l'Olzati è richiamato, ch'Ermes Triulzio nuovo governatore si è messo in via con nuove genti ; e nelle sue male disposizioni già si persuade 1' 01-zati richiamato e mandato il Triulzio, perchè l'uno è dell'altro peggiore. I congiurati, raffermo l'animo loro, deliberano di non trascurar l'occasione. (i436, i5 di gennaio) Nel di solenne che Ermes entrato in città si avvia accompagnato dal vecchio governatore e de'magistrati al palagio, alquanti giovani nobili s'impadroniscono della porta San Tommaso eh'è l'occidentale.Dopo questo levano il romore. Francesco Spinola in udirlo, esce delle sue case con la gente tenutavi ascosa; la moltitudine si arma di ciottoli, e si mescola con altissime grida a' congiurati. Erano i due governatori alle porte di Vaca, quando udirono cjuelle grida. 11 Triulzio si volse a Castelletto, e 1 Olzati a Palagio. Ma per ogni strada inondando i nobili, i popolari, la plebe, non rimase a co-
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