La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
164 , LIBRO SESTOstello dell'Uovo, che affidato gli aveva in governo, unico avanzo de'suoi acquisti in Napoli. Da tempi remoti questo castello era stato fondato sopra un vivo masso di scoglio aderente alla terra, poi separato per opera di Lucullo celebre Roma- • no, e infin ricongiunto da strettissimo ponte. Cosi tornò il buon Renato "in Provenza contentissimo se aveva dovuto perdere un regno, di aver mantenuta la fede. In lui finì la terza stirpe dei reali di Napoli dopo il periodo di 177'anni.
Tommaso Fregoso partecipò delle sue sventure. Dicemmo di sopra che i Genovesi avevano fatto lega coi Veneziani e coi Fiorentini. Il capitano del duca fu Niccolò Piccinino, dei collegati Francesco Sforza, al quale Filippo aveva più volte promesso e disdetto un bel matrimonio. La guerra fu in Toscana, e appresso in Lombardia. Dopo grandissima varietà di successi avvenne che il Piccinino, superiore di forze, chiuse l'avversario fra Bergamo e Brescia. Donde insuperbito significò al duca Filippo, che avendo militato per lui lungamente senza giusta mercede, gli domandava in dono la città di Piacenza, acciò stanco di tante fatiche potesse qualche volta riposarsi, conchiudendo, se negata gli fosse, che aprirebbe il passo allo Sforza. Questo modo di domandare arrogante offese il duca, così che deliberò ogni danno patire anziché acconsentirvi. E imposto a Piccinino di far tregua collo Sforza, diede a questo in isposa madonna Bianca sua unica figlia benché illegittima, e la città di Cremona per dote; cedè'ai Veneziani Brescia, Bergamo, Ravenna; rendè a'Fiorentini quanto aveva loro occu-
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