La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 167
stillala fra loro la pratica, chiamano un dì a palagio gli uffizii delia Moneta, della Provvisione, della Romania e di San Giorgio, con cento e più cittadini qualificati. Uno de'cancellieri della repubblica apre l'adunanza, dicendo: u Che i magnifici difensori della libertà avevano quel grado accettato, e a quell'ordine di governo aderito per la sola speranza del comuo bene. Ma poi una breve esperienza, le riflessioni e i ragionamenti tenuti fra loro gli avevano pienamente persuasi degl'inconvenienti inseparabili dal principale capitolo delle nuove leggi, ch'era variare di due in due mesi i presidenti* Primo, ^erch'è difficilissimo, a non dire impossibile, 1 eseguire alcuna cosa importante, sia pure ottima e necessaria. Imperciocché coloro che avranno posto i fondamenti, non saranno i medesimi cui toccherà finir l'opera; e attesa la varietà delle umane opinioni così nel fine come ne'mezzi, molti consigli ben pensati e già avviati nel primo bimestre, saranno tralasciati del tutto, o diversamente eseguiti nel secondo. Oltre che quando si sa di dover lasciare fra breve il magistrato, non si fa carico d'altro che di quanto appartiene al suo tempo, e sol che provvedasi al momentaneo bisogno, si abbandona la cura del rimanente a'successori; tanto che nessuno vuole addossarsi que'carichi, nè que'pericoli affrontare, senza dei qual mal si conserva io tempi difficili uno stato ».
Erano queste ragioni molto assennale; e chiunque si è avvenuto a governare in pari circostanze e con ordini somiglianti, conosce per prova quanto elleno son vere. Ma il cancelliere dubitò
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Moneta Provvisione Romania San Giorgio
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