La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
• 174 LIBRO SESTOa Cassova in Schiavonia dopo aver posta la sede nella città d'Adrianopoli, e ristretto l'imperio dei Romani, così i Bizantini volevano ancora chiamarlo, a una piccola parte della Tracia, lunga cinquanta miglia e larga trenta. Quest'ombra di regno parve ancor troppa a'possessori ; tanto che Giovanni cedè ad Andronico suo primogenito il principato«Li Selibria; per sé e per l'amato Emanuele ritenne la città e il distretto di Costantinopoli. Morirono Giovanni e Andronico poco avanti il Gran Signore; e succedettero al primo Emanuele II, al secondo un altro Giovanni, al terzo Bajazet sopranominato il Fulmine. INon contenti della loro porzione, i due cugini s'inimicarono insieme, il Turco entrò mediatore e ne ottenne per forzata mercede il diritto di tenere un cadi e fondare una moschea nella metropoli dell'Oriente.
Il vincitore che ignominiose condizioni prescrive, non ha intenzione di contentarsene lungamente. Poiché dunque il fiero Ottomano ebbe gustata alcun tempo l'umiliazione de'Greci, ruppe l'accordo ch'era stato il prezzo di quella, e avvicinossi con formidabile esercito a Costantinopoli. Fu in quel tempo che il maresciallo Bu-cicaldo mandò i soccorsi riferiti al principio del presente libro; e se alle memorie di lui si di piena fede, ristabilì la concordia fra i principi greci. Ad ogni modo la caduta di Costantinopoli era inevitabile senza uno di que'casi straordinari', che l'umana mente né prevede, né spera. Questo caso ebbe pur luogo.
Il zoppo Timur, chiamato dagli europei Ta-
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