La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
• 180 LIBRO SESTOMentre queste cose accadevano in Crimea, Amurat II metteva l'assedio a Costantinopoli in pena di qualche favore usato a Mustafà. La resistenza lo stordì di maniera che a simiglianza dei Greci ne diè cagione a una miracolosa apparizion di Maria, cui l'Alcorano confusamente annovera fra le donne sante. Levatone il campo, passò in Asia, vi oppresse un nuovo Mustafà, vinse il sol-dano di Caramania, e preselo nel marittimo castello d'Ipsele coll'ajuto di tre galee che Perci-valle Pallavicini gli conduceva da Scio. Tornato quindi in Europa tolse Tessalonica ai Veneziani, i quali l'avevano compra da'Greci, rendè tributaria l'Albania, e conquistate alquante castella presso al Danubio, si fece da gran signore Der-¦visch, cioè uno di quei solitari turchi che menan la vita digiunando, pregando, e rapidamente volgendosi in giro fino a svenirne. Si Della occasione non fu negletta dalle nazioni confinanti al Danubio. Gli Ungaresi, i Polacchi, i Valacchi, i Serviani si confederarono insieme sotto più capi, il re Ladislao, il Crale Giorgio, il celebre Un-niade Giovanni Corvino, e il cardinale legato Giuliano Cesarmi eloquente teologo e intrepido guerriere. I Turchi furono vinti a Sofia. Quindi ottennero una tregua, imprudente, ma promessa e giurata, che il legato impedire non seppe e che ei fece violare. Lo sdegno centuplicò le forze dei Turchi. (i444, io novembre). Deposte Amurat le sordide vesti di dervisch per riassumere quelle di principe e di generale, assali disperatamente i Cristiani a Varna, città ove il mar Nero bagna l'ultime falde del Balcano. La perdita loro, i tra-
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