La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 185
aderente di casaFregosa, amico del doge Pietro, del cancelliere Bracelli, e di molte case potenti. Aveva oltre a questo un'anima nobile, pia, generosa. Nondimeno fu accusato, ed è tuttavia, di non aver operato a favore de'Greci quanto si addiceva a pontefice e a Genovese. Ma un suo successore ci tramandòla sua apologia, scrivendo la propria (l). «Dove rivoltar ci possiamo, e a cui ricorrere? (i451) Gridiamo soccorso a'principi cristiani, e non ci ascoltano; imponiamo decime al clero, e non le paga; pubblichiamo indulgenze, e tutti ci accusano di farne traffico ». Tanto il lungo scisma di Occidente, più soffocato che spento da'concilii di Costanza, di Basilea e di Firenze, aveva depresso la maestà de'pontefici!
Non mancò chi rimproverasse a'coloni di Pera indifferenza, e anche secrete pratiche co'Turchi. Ma non v'ha cosa più usitata, che i rimproveri di tradimento in mezzo a grandi sventure. Uno storico greco contemporaneo e presente all'assedio giustifica i Galatini cominciando la sua narrazione colle seguenti parole (2); e questo medesimo è il principio più acconcio per noi.
(i452) «Subito che l'imperatorCostantino pe-»netrò i disegni di Maometto, si consigliò della n difesa co' Genovesi di Galata. Ella stava loroe monsignor Giorgi in vit. Nic. V, p. 17. Maestro Tommaso da Sarzana, Thomas Sarzanensi»;era comunemente chiamato prima che fosse cardinale e papa, cioè in un tempo che il nome non era ancora un titolo di gloria e d'invidia alla tua patria.
(1) Pii II, ep. XLIV.
(2) Ducas, XXXVIII.
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