La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 205
commessi persone egualmente qualificale e a sè somiglianti, le quali ne ristoreranno ogni danno tornandogli in buono stato e anche in migliore.
Queste ragioni furono dette da Andrea Bene-gassio, Battista Guano e Luciano Grimaldi. Probabilmente colui, che non le tenne per bnone, avrà dato un voto contrario senza manifestare il suo nome; ma ne saria più caro il conoscere oggi quell'uno, che tutta la mandra degli approvatoci.
Ad ogni modo i popoli nella deliberazione del 25 di novembre compresi ne fecero le feste grandissime; tanto che un atto successivo l'estese pure alla Corsica. Gli annali di quest'isola riferiscono che i capi delle famiglie possidenti convennero a Lugo-Benedetto presso al fiume di Golo per eleggere una deputazione di ringraziamento e d'esultanza al magistrato di San Giorgio. Pier Battista Doria ne fu il primo governatore. Una dieta convocata a Biguglia giurò di osservare i capitoli da lui pubblicati. Mediante i sussidii che essa gli diede, racquistò San Fiorenzo, e ridotta l'isola in pace, lasciò in sua vece il savio e pio vescovo di Mariana, Michele de'Germani del Porto Maurizio. Il viceré d'Aragona si era ridotto con Vincentello d'Istria in una specie divampo fortificato, entrovi una torre. Colà assediolli Raffaele da Leca, deputato dal vescovo governatore a quell'impresa; e l'uno costrinse a ritornare in lspa-gna, l'altro a giurar fedeltà. Leca era il castello, Colonna il casato di questo Corso illustre»
(i455) A tali avvisi il re Alfonso preparò forze maggiori contro la Liguria e la Corsica. Ber*
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