La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 207
Savoia e il marchese di Monferrato. Indefesso il pontefice nell'esorlarli alla pace, aveva alia fine impetrato, che ciascuno fosse contento delle terre possedute avanti la guerra. Ma quando sperava riunirli contro il conquistator dell'Oriente, il re d'Aragona nell'atto stesso di sottoscrivere l'accordo, volle riservarsi il crudele diritto di molestare almeno in Corsica i Genovesi. E i Veneziani dopo molte lusinghe di collegarsi contro Maometto, strinsero secolui amicizia, solo per riavere i loro prigioni e il privilegio di un bailo in Costantinopoli.
(25 di marzo) Nicolò V non potè sopra vivere a tante contrarietà. La storia di Genova deve un tributo alla sua memoria. Niuno più di lui onorò la nazion genovese e la sedia pontificale. Nato nella mediocrità, conseguì in brevissimo tempo le principali dignità ecclesiastiche. Prese cura dei suoi congiunti, ma senza eccesso; rinunziò in favore della sua patria al regno di Corsica offerto da' malcontenti al suo predecessore. Invitolla più volte alla concordia, qual membro principale dell'italica nazione, e porzion singolare del cristianesimo 0). Sovvennela quanto potè contro i Mossulmani, ma nelle controversie di quella con altri stati cristiani non si mosse dall'amorevole imparzialità che pur bene si addice al padre co-mun de' fedeli. Capo e difensor della Chiesa, e' non collocò la sua grandezza nella forza dell'arme o l'ambizion degli acquisti, ma sibbene nel vigilare sul clero, ammaestrare ipopoli, ammonire i prin-
(I) Epist. A., 1453. Id. noverai). Romae apud s. Pclrum.
by G00gle
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