La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
208 • LIBRO SESTOcipi con carila e prudenza; sopratutto nell'essere esemplare vivo e costante, nou solamente di credenza sana, ma d'illibati costumi. La maggior parte de'letterati esistenti quando la casa de'Medici fioriva, han dato a lei il vanto di restauratrice dell'arti e delle lettere, cbe méssa una viva scintilla nell'età del Petrarca, si erano nuovamente oscurate. Ma i pregii di quell'inclita famiglia ci sembrano inferiori a'meriti di Nicolò V; e la sincerità della storia deve a lui restituire ciò che l'adulazione gli ha tolto.
Cosimo de'Medici rinovò chiese e palagi tanto in Firenze che nelle vicine castella, condusse l'Ar-giropolo letterato greco, acciocché la gioventù fiorentina le buone lettere apparasse; albergò nelle sue case Marsilio Ficino, secondo fondatore della platonica scuola 0). Lorenzo de'Medici spedi il Lascari in Grecia per arricchire de'codici ivi sepolti la sua biblioteca; istituì nella villa sua di Careggi i platonici convili e l'accademia; raccolse nello studio di Pisa i professori più eccellenti nell'arti, e proseguì sulle pedate dell'avo ad abbellire e illustrar la Toscana. Sono quest'opere lodevoli assai; ma Nicolò V fondò il palagio e la libreria de'pontefici in Vaticano, la chiesa di san Teodoro presso al monte Palatino, il tempio di santo Stefano nel monte Celio; restaurò il ponte Milvio, le porte Romane, e il Panteon ,*opera maravigliosa del secolo di Augusto; rifece il pavimento in tutte le vie della città, e con militari
(I) Machiav., Se. Fiorent. Galluzzi, St. del G. D.
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