La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 215
Giovanni suo fratello re di Navarra, quelli di Napoli a Ferdinando natogli da concubina. Mal soddisfatti del testamento, gli Aragonesi volevano l'integrità della monarchia; Callisto III l'incorporazione del feudo, molti baroni lo scettro di un principe legittimo, molti altri il ritorno alla dolce signoria degli Aogioini. 11 duca Giovanni armò ventisei navi, parte in Provenza ove il re Renato suo padre dimorava, parte in Liguria. E rimaso memoria che il capitano di una galea sèchiamava Colombo, e che fece con esso la sua prima campagna un giovinetto del medesimo cognome, destinato, benché lanaiuolo di nascila, a emular nella fama i regii nomi d'Angiò e d'Aragona.
(1459). I progressi dell'armi francesi in Napoli e le cagioni che nuovamente gli renderono vani, sono alieni dal nostro argomento. Racconteremo soltanto ciò che seguì in Genova.
11 duca Giovanni aveva tolto a prestanza centoventimila ducati d'oro da San Giorgio, e cento-sessantamila da' particolari; la città si era obbligata a pagar gì' interessi. Perciò Lodovico La Vallèe, vice-governatore in assenza del duca, convocò i Consigli, i quali trovando le ordinarie gravezze appena sufficienti alle spese, e le straordinarie impegnate all'ufìzio di San Giorgio, deliberarono di moltiplicarle. Come prima la plebe il riseppe, cominciò a mormorare, che per soddisfare i ricchi s'aggravassero i poveri, e stormeggiò intorno al palagio, pregando in sembiante di chi può minacciare, il vice-governatore a non comprovare l'esecuzione del decreto. Credeva costui che i popolari tumulti si estinguano con disprezzarli. Maby G00gle
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