La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
220. LIBRO SESTOzione vedendosi negato l'ingresso, e chiuse in faccia le porte? Invidia e sospetto avevano suggerito quest'atto d'ingratitudine al doge. Senza abbandonarsi a vani rammarichi, Fregoso sali sopra una barchetta di pescatori, e inaspettatamente entrò dalle porte di mare. Fecesi decreto che lo esiliava. A chi glielo intimò chiese se una vittoria fosse per gli Adorni un delitto; e concorrendovi intorno la folla de'marinari sensibili sopra ogni altra cosa alle belle opere di valore, Ir persuase di seguitarlo armati, gridando il suo nome. Tostochè Adorno senti il nome di Fregoso, prese la fuga. L'arcivescovo entrò con duplicato trionfo in palagio. Ma o le insegne guerriere congiunte alla croce vescovile scandalezzassero il popolo, o la facilità di Adorno gli crescesse benevolenza, Fregoso s'avvide che il suo seguilo scemava. Però non s'attentando a convocare i consi-sigli, nè a riunire in sè solo senza il loro consenso le due potestà, fece eleggere dalla sua comitiva un cugino suo, nominato Spineta. Arrivò- intanto da Sarzana, ove i Fregosi malcontenti solevano ritirarsi, Lodovico slato doge, il quale aveva fatto un segreto accordo co'Francesi. Il vice-governatole La Vallèe gli rassegnò il Castelletto, Spineta gli cedè il ducato, e l'arcivescovo abbandonato da tutti si allontanò. Così l'anno 1461 vide trasferita tre volle in tre Fregosi la dignità ducale di sua natura perpetua. E nel medesimo tempo la morie di Carlo VII re di Francia diè luogo al regno di Lodovico XI, il quale ogni cosa volendo a rovescio di suo padre, si mostrò allenissimo delle cose di Genova.
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