La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 223
vano appena ventitré lire, e ebe il Milanese si popolava di famiglie fuggite alla miseria e all'oppressione. 11 duca che regnala allora in Milano, vuol essere conosciuto appieno.
Dicemmo in addietro, come Francesco Sforza sposò la figlia naturale di Filippo Maria Visconti duca di Milano. Venuto a morte Filippo nel i447 senza legittima discendenza, parte de'Milanesi volevano viver liberi, e parte sotto un signore. Fra questi chi propendeva al re Alfonso, chi allo Sforza, donde coloro che proferivano libertà, essendo più uniti, prevalsero. Ma non avendo fra loro un degno capo d'esercito, soldarono con utilissime condizioni lo Sforza medesimo, il quale all'incontro promise difendere il loro stato e rispettare la lor libertà. Forse era questa una singolare occasione, che l'Italia settentrionale in tre repubbliche si dividesse, e di tutte e tre si formasse una lega simile all'Elvetica. Ma da corrotti costumi non nasce libertà, nè unione. 1 popoli già sottoposti a' Visconti si opposero alla nuova repubblica; Venezia le mosse guerra, e il suo difensore se ne impadronì. Francesco cominciò a regnare in Milano l'anno i45o. Da quindi innanzi e' non ebbe più a cuore che di dominare anco in Genova non colla forza dell'armi, dalle quali dopo esser diventato duca abborriva,ma con alimentar le fazioni, rendersi grato alla F rancia, interporsi appresso gli Aragonesi, sopra tutto con governare sì dolcemente i suoi popoli, che ne prendessero invidia e desiderio gli altrui.
Nel secondo principato dell'arcivescovo Frego*), le speranze del duca moltiplicarono, e in-
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