La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 225
Con somigliante prontezza si adunarono i consigli per conferire legalmente al duca il grado promessogli senza pubblica autorità, e per eleggere i deputali all'atto solenne. Ventiquattro gli eletti; primo de'popolari fu Battista di Goano, de'nobili Giovanni di Serra, l'uno stato amba-sciadore a Carlo VII, l'altro al re d'Inghilterra, ambo dottori in legge, principalissima dignità in quel secolo. I cancellieri della repubblica consegnarono loro lo scettro ducale, lo stendardo di San Giorgio, i sigilli dello stato, le chiavi della città; e dugento cittadini, i più qualificati di tutti gli ordini e di tutti i colori, concorsero ad accompagnarli. Non sì tosto il duca riseppe che si avvicinavano, mandò loro incontro a cavallo tutti sei i suoi figli, i senatori principali, i magistrati e un seguito grande di nobiltà. Dopo le prime accoglienze Galeazzo, ch'era il primogenito del duca, si pose a sinistra di Battista Goano, Filippo secondogenito a sinistra di Giovanni Serra, e cosi di mano in mano si appajarono tutti secondo il grado e l'età. 11 duca ricevè la legazione nel gran cortile del palazzo. Era seduto colla consorte in trono. Nell'ampio steccato entrarono i principi, i magistrati, i senatori e le più nobili e gentili matrone di Lombardia. Al di fuori una moltitudine immensa di popolo. Fiori, corone e tappeti orientali ornavano il terreno.
All'ingresso de'deputati si fece alto silenzio; e il Goano come maggiore d'età cominciò a dire « che la repubblica genovese oppressa da lunghi e crudeli infortuni abbisognava di un capo supremo che le discordanti volontà correggesse.
Sbbba, T. 111. 15
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