La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      • 228 LIBRO SESTOma Provvidenza, onde riconosceva ciò che la legazione aveva in lui apprezzato, e alla quale riferiva e riferirebbe sempre ogni buon pensiero, ogni prosperità.
      Messer Tommaso da Rieti ducal consigliere pigliò quindi la parola, largamente encomiando la nazion genovese, il principe eletto da quella, e i beni che ne verrebbero. Tutti parlarono in latino. Seguì poi la ratifica de'capitoli già convenuti; e tante onorificenze e feste, quante ne capono in simili ambascerie. In questo mezzo la valorosa vedova era assediala nel Castelletto, ove sosten-nesi quaranta giorni; all'ultimo essendo da Milano venute tre bombarde di smisurata grandezza, squassate le torri della fortezza, e le mura aperte in due parti, con onoratissime condizioni si arrese. (i465) Paolo Fregoso andò a rimpiattarsi in Corsica, e ogni tumulto, ogni privata vessazione ebbe fine. Due anni di pace cominciavano a rimarginare le piaghe della Repubblica. (i466) Al terzo un'idropisia estinse il duca Francesco, giustamente compianto da tutti, come colui il quale faceva onore all'italica nazione, argine all'oltramontane; e con rarissimo esempio era tanto avido di stati, quanto giusto, magnanimo, amorevole in governarli.
      I principali della Repubblica temendo le antiche discordie, si adoperarono per mantenerla fedele al successore; e loro riuscì, quantunque Galeazzo Maria fosse dissimilissimo dal padre. Più volte ei provò di manomettere i capitoli dell'unione; ma pronto del pari a tentar violenza come a desisterne, inquietò più veramente che
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Terzo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 330

   

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