La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
• 238 LIBRO SESTOcitare la plebe contro la -vedova duchessa e i suor figliuoli, abbandonarle i palagi de' ministri in preda, e cogli amici loro numerosi e potenti ripristinar la repubblica.
Venuto pertanto il di solenne se ne andarono tutti e tre alla chiesa; Andrea e Girolamo dallato destro verso la porta maggiore, Carlo dal manco. Entravano già nel tempio quelli che solevano precedere al duca; veniva dipoi egli stesso accompagnato da gran corte, com'era conveniente in tal giorno. 1 primi che mossero furono Andrea e Girolamo. Costoro simulando di fare far largo al principe, gli si accostarono di fronte, e stretti i pugnali che avevano nelle maniche ascosi, lo assalirono fieramente. Andrea gli diè due ferite, l'una nel ventre, l'altra nella gola. Girolamo ancora nella gola e nel petto il percosse. Carlo Risconti non potendo ferirlo dinanzi, trafissegli con due colpi la schiena e una spalla; tutti furono così risoluti che la vittima era innanzi caduta che niuno se ne accorgesse. Al fiero caso le guardie riscosse si volsero agli ucciditori, essi a fuggire. Andrea correndo s'avvenne dove le donne a terra sedute stavano orando in disparte dagli uomini; s'implicò nelle vesti femminili, e sopragiunto da un moro, staffiere del duca, si lasciò trucidare senza difesa. Le guardie ammazzarono Carlo; ma l'Olgiati, uscito fra gente e gente di chiesa, se ne andò alle sue case, dove non fu dal padre nè dai fratelli voluto ricevere; s'appiattò presso un antico domestico della famiglia non senza speranza che qualche tumulto lo salvasse; il che non succedendo, tentò uscir di Milano; ma
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