La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
• 240 LIBRO SESTOrebbero intere per la sopravivenza dei,giovani principi, al primo dei quali, Giovan Galeazzo chiamato, apparteneva la successione. Dei congiurati due subito uccisi, un altro prigione a scontare vicino il suo pessimo misfatto. Milano e la Lombardia tutta dolente sì, ma quieta; doversi pur vigilare che simile tranquillità si conservi in Genova, ove qualunque accidente genera alterazione; a questo fine aver convocato il senato e desiderato il suo parere.
Mostrarono i senatori, secondo ch'erano più affezionati o adulatori, più turbamento; e in breve convennero di creare una balìa di otto cittadini, con facoltà d'imporre nuove gravezze, levar gente, e bandeggiare sospetti. Ma come a decapitato cadavere giacente in nudo terreno accorrono da diverse bande neri augelli rapaci, così nel seno della Repubblica rimasa senza capo convennero (i477)> senza che la balìa vi si potesse ostare, gli antichi capi delle fazioni, Tommaso e Paolo Fregoso nascosti fin allora in Ova-da, Carlo Adorno in Voi tri, Prospero suo fratello già detenuto in Lombardia, e Ibleto Fieschi esule volontario in Roma. L'armi civili da lungo tempo deposte nuovamente s'impugnano. Il governatore assalito nel pubblico palagio fugge nel Castelletto, la balìa cede il luogo; e consentendolo i nobili con pericolosa moderazione, si elegge un magistrato supremo di sei capitani della libertà; Pier Rivarola, stato più volte anziano, Pietro Maggiolo, Domenico Promontorio, Bartolomeo Cornice, Gregorio di Ovada, e un certo Niccola figliuol di Marco; a'quali dopo non mol-
'
| |
Giovan Galeazzo Lombardia Genova Repubblica Tommaso Paolo Fregoso Ova-da Carlo Adorno Prospero Lombardia Ibleto Fieschi Roma Castelletto Pier Rivarola Pietro Maggiolo Domenico Promontorio Bartolomeo Cornice Gregorio Ovada Niccola Marco Milano
|