La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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ANNOTAZIONIe in genovese dialetto, non iscarso d'arabe voci e siriache, mandillo. Perciocché la materia su che il ritratto è impresso, sembra un pannolino o altra tela, alta in circa sei pai* mi e larga quattro, distesa quando che fosse, ma certo il Costantinopoli, sopra una tavola indorata, i cui margiii sopravanzano, a uso di porvi secondo il greco costume di* verse storiette attenenti alla figura principale. E quivi ne ha dieci, quattro sopra i due maggiori, e una in mezzo a ciascun de'miuori, tutte fornite ai propria iscrizioue che volteremo dal greco in italiano.
I. Augaro che manda al Signore Anania.
II. Anania che ravvisare non può il Signore.
III. Gesù Cristo Signor nostro che gli si avvicina.
IY. 11 Signore dà ad Anania il Sudario (ró (zav§ylu>y)
e la lettera.
V. Anania che porta ad Augaro il Sudario e la lettera.
VI. Augaro, spezzato l'idolo, colloca in alto l'immagine dei Siguore.
VII. Il vescovo, scoperto il va.se di terra contenente il Sudario, (allora che Cosroe pose l'assedio) lo sta contemplando.
Vili. Espone il Sudario fuori del bellissimo vase.
IX. Il vescovo, gittando olio nel fuoco (probabilmente il fuoco greco), abbruciò i Persiani.
X. Nella traslazione del Sudario a Costantinopoli undemoniaco è risanato. Così le iscrizioni.
Chi brama maggiori notizie,legga Jacopo Gretsero «Sintagma de imaginibus non manujactis; Hyst. Bys., ed. ven., T. XV, e Agostino Calcagnini, Dell'Immagine Edessena. Geti. per G. M. Farroni, A. 1609.
Non taceremo però il giudizio di due scrittori moderni, il padre Natale Alessandro e il Tillemont, l'uno de'quali discrede le lettere perchè registrate non sono negli Evangeli, e l'altro il Sudario, perchè lo storico Eusebio noi ricordò. Ma questi, come ognun vede, sono argomenti negativi j e ben si sa per testimonio di san Giovanui che moltissime cose fece Gesù, le quali non furono scritte. Quanto è a noi, lasciando una discussione più esatta a'religiosi e dotti custodi del luogo, conchiuderemo con questa breve sentenza. È lecito a» ciascuno il seguitare nelle addotte opi* nioni il proprio giudizio, ma convenire devono tutti che
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