La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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ANNOTAZIONIDEGLI EDITORI
(a) Il Giustiniani non attesta di tanta magnificenza nelle esequie del Montaldo, ma narra soltanto che le furono molto onorate e quali si soleano fare ai gran maestri, specialmente ai dogi di Genova : e nota (cosa invero degna di essere notata come testimonianza dell' accrescersi delle ricchezze dei Genovesi e dell'incessante commutarsi di quelle in una città sopramodo industriosa e mercatante) che a'funerali di questo doge, il quale era dell' arte de' notai , intervennero cento notari Genovesi con una grossa fiaccola in mano per ciascheduno.
(hi Non si rimasero , e ben giustamente, gli storici del condannar la memoria della grande Cristina di Svezia per la morte eh' essa fece dare fuor del suo già renunziato regno al proprio scudiere Monaldeschi j sebbene s'accordino in generale nel credere eh' egli si rendesse colpevole inverso a quella. Perciocché il diritto terribile del sangue, a tutela della società, si appartiene soltanto al supremo imperante nel suo proprio tetTÙorio. Qui il nostro storico, raccontando l'uccisione di cinque cardinali commessa da Urbano VI in Genova, non solo non adempie giusta il dovere l'ufficio più sublime dello storico, che è quello di vendicare l'umanità dai delitti dei polenti con la severa e giusta sua riprensione, nè vitupera per la loro dappocaggine il vanitoso doge Adorno e i magistrati perchè una tanta violazione della maestà della repubblica a chius'occhi comportassero j ma pare altresì sfornarsi di escusare quel tanto eccesso del superbo e stravagante pontefice. La quale escusazione non gli riesce. Imperciocché gli è sopra una denuncia d'una sola persona , e sulla scoperta d'una scrittura, non già dei cardinali, maby G00gle
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