La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
278 APPENDICE -
disgustatisi dal cardinale, s'indettarono con Agostino e Giovanni Adorno capi della fazione di
?uesto nome, in perpetuo avversa a quella dei regosi. E in questa occasione fu visto un membro principale di questa famiglia, l'ex doge Battista Fregoso, cui lo zio aveva relegato a F regius di Provenza, unirsi ai nemici della sua casa per vendicare la recente offesa fatta a lui e l'antica a suo padre, ambi dal cardinale privati del trono. Disposte le trame, fissato il tempo a prorompere, si occupò ciascuno a raccoglier soldati ne'propri feudi.
Il cardinale, avuto sentore dei moti d'Ibleto, gli chiese per qual ragione adunasse le sue genti, e cercò artifiziosamente di tirarlo a Genova; il Fiesco gli diede risposte vaghe, e promessa di andarlo tosto a trovare e cenare confidentemente con lui, ed ivi all'amichevole trattare delle cose proprie; ma in tanto, veggendosi in sospetto e quasi a mezzo scoperto, e sapendo che il tempo è nemico degli indugi e che bisognava cogliere il cardinale alla sprovvista, deliberò di affrettare l'impresa. Con cento uomini armati assalì la porta delle Capre, entrò in città e si affortificò nella chiesa di santo Stefano: cadeva il giorno, suonava la campana a martello, tumultuava il popolo; alcuni malcontenti si aggiunsero a lui,mai più, temendo l'incertezza dei casi, stavano in osservazione: talché al doge che si trovava con buona guardia, ed era anch'egli valoroso, niente era piò facile di opprimerlo ove subito si fosse mosso. Ma in quella vece, incerto, conscio del malvolere del popolo, sbigottito dall'accidente improvviso,
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