La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
APPENDICE 285 •
dell'unione, senza che si accorgesse della sua dipendenza, togliervi l'amor delle parti, farvi regnare la giustizia, mandarvi a rappresentare il principato uomini probi, condurvi l'abbondanza, proteggervi il commercio e l'industria, e in fine ricambiare con uguali compensi l'utilità eia forza che il possesso di Genova accresceva alla ducea di Milano. Mandò a rappresentarlo Corra-dolo Stanga, uomo savio e grato al popolo. Nè Agostino Adorno era così insciente di governo che non sentisse essere di proprio vantaggio l'andare per le medesime oneste pratiche. Seguendo le quali, in breve le dirotte cose si rialzarono, i luoghi di San Giorgio crebbero di valore, e la plebe, già prima avversa a'Milanesi, trovando occupazione e guadagni, gli prese in affetto. Molle speranze di futuro bene nascevano.
(1489) I Genovesi erano tuttavia in guerra coi Fiorentini, comechè la si riducesse a piccole scaramucce ed a piraterie sul mare. Lodovico indusse le due repubblichè ad una tregua di sei mesi, che poi fu prolungata più volte, e così Genova in piena pace potè occuparsi a dar la caccia a'pirati catalani che infestavano le sue Riviere e ne turbavano il traffico; guerra marittima durata per alcuni anni, finché nel fu fermata unapace onorevole tra la Repubblica e Ferdinando ed Isabella re di Aragona e di Castiglia. Lodovico temeva ancora che il re di Francia Carlo Vili fosse 'per fare qualche risentimento, per avergli tollo quella preziosa preda di bocca. Gli ambasciatori di quel re, mandati a Genova per ricevere la Repubblica alla sua obbedienza, giunsero quando
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