La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
286 APPENDICEappunto Paolo Fregoso aveva già ceduto il Castelletto, ed Agostino Adorno coi Milanesi impadronito si era del governo. E quantunque dal comune trattati onorevolmente, ne partirono offesi, sdegnati e minacciosi. A prevenire una rottura, il Moro mandò, a nome del duca suo nipote, a scusarsene per un'ambasceria, e a chiedere dal re l'investitura. Stante il gius pubblico di quei tempi, ciò si aspettava piuttosto all'imperatore; ma 1 principi tedeschi che portavano questo titolo già quasi da un secolo, non facevano più che una meschina figura in Italia; e quantunque Genova non fosse mai stata un feudo della corona di Francia, Carlo Vili fece bene a dare l'invesitu-ra, perchè lusingava il suo amor proprio, e si acquistava, se non un diritto, almeno una pretesa, e fece bene a chiederla Lodovico, poiché costava niente e gli sparmiava forse una guerra.
A consolidar meglio le cose interne, ea eziandio gl'interessi privati, Giovanni Adorno, fratello di Agostino, si prese in moglie una figlia del eia nominato conte di Sanseverino,casa potente nella Lombardia e Romagna, e di molto ascendente nella corte di Milano.
Sul declinare dell'anno 1489arrivò in Genova Isabella di Aragona figlia di Alfonso duca di Calabria, in appresso re di Napoli, fidanzata dalla tenera età al ducaGiovan Galea zzo. Un'armata Genovese era andata a levarla dal regno paterno; fu accolta in città con pompa,scortata da donne sfarzosamente vestite,regalata dal pubblico di una tazza d'oro;e dimorata ivi alcuni giorni,dopo il solito cerimoniale delle osservazioni astrologiche) partì per Milano.
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