La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
APPENDICE 289 •
Carlo occupò il regno di Napoli; ma il terrore delle sue armi, le sue vittorie, la facile sua conquista misero in sospetto i principi d'Italia, e più che altri colui che chiamato lo aveva. E però in Venezia fu fermata una lega tra questa Repubblica, il papa, il re de'Romani, quello di Spagna e il duca diMil ano,alla quale occultamente altri principi d'Italia aderivano; lo scopo era la conservazione della independenza dell'Italia. Carlo,forzato da possenti circostanze a ritornarsene, benché avesse così tanti nemici alle spalle, giunto a Pisa, volle dividere il suo esercito per mandarne parte contro Genova, a ciò stimolato da'fuorusciti tra'quali per ricchezze., animo ed aderenze figuravano primi Ibleto Fieschi, il cardinale Paolo, in cui l'età già grave non aveva ancora domato il bollente spirito, e il cardinale di San Pietro in Vincoli, che fu poi Giulio II, non meno terribile papa che formidabile guerriero. A queste notizie la città tutta fu in moto, si ridestò lo spirito di novità, gli animi discordi nutrivano pensieri diversi; chi voleva Francia, chi duca é chi altro; una mutazione di stato pareva vicina; ma la prevennero la saviezza di Corradolo Stanga, e 1 attività degli Adorni congiunti cogli Spinola, che a conservazione dell'ordine armarono più di 10,000 cittadini. Ciò non impedì che alcune terre fossero occupate da'fuorusciti, od usurpate dai Signori; ma il nerbo dell'esercito Francese guidalo dai sopradetti , giunto a Rapallo, fu rotto ppr terra e per mare; alcuni corpi che per la valle del Bi* sagno si erano inoltrati fin presso a Genova, dispersi per le montagne, si salvarono nel Piemon-slrra, T. III. 19
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