La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
APPENDICE 295 •
(i5oo). Tornato il re in Francia, una nuova rivoluzione seguì nello stato di Milano. Ricomparsovi Lodovico il Moro, fu accolto a braccia aperte dal popolo, già stanco del malgoverno de'Francesi, e diede occasione ad alcuni moti anche nello stato di Genova; perchè Battista Fregoso, deluso nella sua aspettativa di riprendersi la di-giità ducale, si unì agli Adorni per mutare lo sUto; ma caddero ben presto colla fortuna di Lodovico, che tradito sotto Novara dagli Svizzeri, an^ò prigione a morire nella fortezza di Loches in Francia. I poveri Milanesi ebbero a pagare assai caro l'affezione che gli mostrarono. Trattati da ribelli, furono dal cardinale di Roano aggravali della enorme contribuzione di 3oo,ooo ducati, e di un annuo tributo di 120,000, quinta parte di quanto tutto il ducato, più vasto che non è ora il regno Lombardo, pagava sotto gli Sforza; i beni de' fuggitivi furono confiscati e dati ai Francesi, la città di Pavia terribilmente malmenata; e lino storico di quei tempi afferma che i Milanesi, oppressi dalle enormi gravezze e dalla rapacità e prepotenza degli oltramontani, nemmeno osavano due che l'aria fosse loro propria.
(i5oi-i5o6).Nè le cose andavano gran che diverse a Genova. Nella costituzione ai Francia il popolo a que'tempi era considerato per nulla, i nobili tutto; e un re credeva aver fatto abbastanza per merilarsi il titolo di padre del popolo, se qon lo lasciava morire di fame: nato a servire, le dignità , gli onori, gl' impieghi erano quasi che esclusivamente riservati alla classe privilegiata. Il re Luigi e i suoi ministri erano così ignoranti e
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