La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
APPENDICE 307 •
fanni; ma fra breve cedette il posto a Francesco de la Roche Joarde, lascivo, rapace, violento, cumulo infame di vizii, sì che il popolo ebbe a sopportare tutti gl'incongruenti di governo straniero e malvagio.Picciole congiure, molti supplizi, gravezze, dilapidazioni, miserie, decadenza di energia nazionale, di traffico, d'industria, sono quasi le sole cose che accadessero in Genova da quest'epoca fino ad Andrea Doria, onde tanto più si accresce la gloria di quell'incomparabil cittadino, cui fu dato di richiamare a libertà un popolo il quale ne aveva pressoché smarrito il sentimento.
Genova non era più repubblica, ma una pro^ vincia della monarchia francese e conseguentemente tratta, senza speranza di alcun vantaggio, in tutte le calamitose guerre che imprendeva la sleale politica e la stolta e prosontuosa ambizione di Luigi XII. Net i5o8 cominciò la funesta lega di Camorai contro la repubblica di Venezia; Gian Luigi Fiesco, oppressore della sua patria, quasi gli fosse odiosa una felice repubblica al mondo, non potendo avere comando negli eserciti del re, combattè da volontario alla battaglia di Ghiara d'Adda,conducendo a sue spese ìauomini d'arme e 24 arcieri. Ma quella lega, fomentata da papa Giulio, dopo la quasi totale rovina de Veneziani pentitosi di opera così poco nazionale lui, che sentiva altamente di sè e dell'Italia, voltò i pensieri al generoso disegno di scacciare dalla penisola i barbari; e memorando antiche offese si unì a'Veneziani, e con altri potentati formò una lega contro la Francia.Le sorti della guerra furono prospere da principio ai confederati; ma il valore di
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