La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
310 APPENDICE -
Gastone di Fois duca di Nemours, fu per recar loro un gran rovescio. Questo giovane di soli ventidue anni avrebbe fama fra i più tremendi conquistatori, se una più lunga vita gli avesse concesso la fortuna. Espugnata Brescia, data al saccheggio,e fatto degli abitanti, come era l'uso di quei tempi, uno spaventevole macello, quel prode ma ferocissimo eroe correva a dar l'ultimo conquasso alla santa lega. I due eserciti si scontrarono a Ravenna (agli n aprile i5i2); la giornata fu vinta per l'onore dell'armi da'Francesi, ma nella sostanza più che perduta, perchè ivi Gastone perdè la vita: l'esercito senza capo, scoraggilo, fiaccato dalle morti e dalle diserzioni, i generali discordi, aggirati dall'artificiosa politica del papa, la Francia assaltata dagli Inglesi, il Milanese dagliSvizzeri,i soldati inseguiti ovunque dalle scomuniche del papa e dall'odio de'popoli che gli guardavano come sacrileghi, la fame, la stanchezza, i disordini soliti ad accompagnare un esercito disgraziato e malcontento, furono al-tretantecagioni per cui i Francesi, non ancora tte mesi dopo la riferita vittoria, furono costretti a sgomberare l'Italia.
(i5r3)E allora Giano Fregoso,ajutato dal papa e dai Veneziani, entrò in Genova ^cacciò il vicario regio, si fe' rendere per denaro il Castelletto, chiuse il presidio francese nella Briglia o Capo di Faro, e si fece doge. Ma durò poco. Gian Luigi Fiesco era morto, ed eredi delle immense di lui ricchezze e de'suoi feudi restavano quattro figliuoli.il Fregoso si guadagnò i tre minori, ma Gerolamo, il maggiore, ambizioso e superbo, non mai; chè
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