La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      APPENDICE 315
      to. Da qui cominciò una serie di reciproci rancori occulti, che ove il re fosse stato meno distratto o più felice nelle sue imprese , avrehbono fruttato la totale ruina di Genova; ma che per circostanze più benevoli furono a lei cagione di riacquistare quella indipendenza che poi sempre mantenne fino alla caduta finale della repubblica.
      Ma fra tanto negli anni che seguirono sino al 1622 ella restò come straniera, o non ebbe che piccola parte subalterna alla sanguinosa lotta incominciata in Italia e fuori fra i due potenti emuli Francesco I re di Francia e Carlo V imperatore, re di Spagna, delle Indie e di Napoli; erede del patrimonio austriaco, e signore della Borgogna e delle Fiandre: e merita appena di essere ricordato un nuovo tentativo degli Adorni, sostenuti dall'imperatore e dal papa, e che non sortì alcuno effetto. Ottaviano Fregoso , non avendo altro a fare, si volse a cose lodevoli, conciliandosi con una savia e prudente amnùnistra-zione l'amore de'cittadini; e veggéndo come le fazioni erano stato il perpetuo flagello della Repubblica, pensò al modo di dare un aspetto tale che conciliasse tutte le ambizioni e stabilisse una durevole concordia. Il benefico pensiero, sentito vda tutti, da tutti venne applaudito, e il doge ne commise l'eèéguimènto a dodici de'più rispettai bili cittadini. Ma un uomo che pel suo carattere doveva più fomentarlo, fu quello appunto che vi si oppose. Federico Fregoso, fratello del doge, arcivescovo di Salerno, ambizioso, turbolento, mirava a .perpetuare nella sua casa colle arti sug-
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Terzo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 330

   

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