La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
320 APPENDICE -
tirsi intuonare che sono ribelli o malcontenti, sbarcato poco appresso a Genova Adriano VI, che veniva di Spagna successore a Leon X, i Genovesi dovettero mostrarsi allegri e far pompa di magnificenza come se non fossero stati rubati o maltrattati. Veramente il nuovo papa non ci aveva colpa; ma bene l'avevano Pescara e Colonna e il duca Sforza venuti a complimentarlo;" i quali dal doge Adorno furono accolti a suon di campane e spari d'artiglierie, e i cittadini dovettero gridare evviva, benché in cuore dicessero tutt' altro. Fama è che quei tre saccomanni chiedessero al Santo Padre l'assoluzione delle recenti loro colpe, e che l'inflessibile e virtuoso Fiammingo esclamasse sdegnosamente: Non possimi, ncc volo, nec debco. Quel papa era ben diverso dagli altri, che di quelle assoluzioni avevano fatto un'assai proficua bottega, e per maggior comodo pubblico avevano anche fatta stampare una tariffa, ove era designata una distinta de'peccati e il prezzo che bisognava pagare per riscattarsene: ma in quel tempo appunto il troppo buon mercato delle indulgenze fu per rovinarne il traffico.
(i522-25). L'imperio acquistato con mali mezzi, era conservato con peggiori. Antoniotto Adorno era uomo debole e vizioso, e più che coli'autorità propria si sostentava con quella del mag-ior fratello Gerolamo, educato nei tumulti civili, ato alle fazioni, valoroso in guerra, pratico nei maneggi e tenuto in molta considerazione dall'imperatore e da'suoi ministri. Ma lui morto intanto che era ambasciatore cesareo a Venezia, la
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