La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
APPENDICE 321 •
Repubblica fu governata a beneplacito di don Lopez, che disponeva degli ufficii, delle rendite, e faceva sentire allo stato tutto l'aggravio della rapace mala amministrazione spagnuola. Da qui gli scontenti cittadini, memori del quieto governo di Ottaviano, lo ricordavano con dolore e spiavano le occasioni di novità. Ma appena si appresentavano, andavano in dileguo. Il re di Francia aveva spedito un nuovo esercito in Italia, ma per l'imperizia del suo condottiero, ammiraglio di Gaufuer, fu rotto sotto Milano; un altro condotto da lui medesimo ebbe uguale, anzi più infelice destino, perchè per la battaglia di Pavia (24 febbraio i525) Francesco I restò prigioniero, ed offerse a'Genovesi un triste esempio delle vicissitudini umane quando fu tratto nella loro città per essere trasportato a Napoli, poi in Ispagna. Era a quei tempi al servizio di Francia il celebre Andrea Doria, che fu poi così illustre nella sua patria, la quale desideroso egli di rendere libera, scorrendo colle sue navi la riviera di Levante, vi aveva fatto alcuni progressi; ma udito l'infortunio del re fu obbligato di abbandonare la preda e correre ad altre bisogne. Ma quello che non erano per fare gli eserciti fu in procinto di farlo il popolo; conciossiachè i reggimenti venuti in Genova a custodia del regal captivo si licenziavano ruberie e impertinenze d'ogni specie: i commestibili prendevano e non gli pagavano, rubavano a mercatanti drappi di lana o di seta, rubavano nelle case gli argenti, il denaro, le suppellettili di valore, battevano chi non voleva, essere rubato, saccheggiarono arditamente più luo-Serra, T. III. 21
| |
Lopez Ottaviano Francia Italia Gaufuer Milano Pavia Francesco I Genovesi Napoli Ispagna Francia Andrea Doria Levante Genova Serra
|
