La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
326 APPENDICE -
lo quel si ferace paese, che, essendo carestia di viveri da per tutto, difficilmente poteva provvedersene la capitale de'Liguri. Tal che hen presto le esigenze della fame si fecero sentire, e, come in città strettamente assediata, convenne fare le distribuzioni per testa e limitate al puro bisogno. L'angustia divenne maggiore pel contagio che già serpeva fra'cittadini, e per la presa di Portofino e di molte navi cadute in mano di Andrea. Nè da'Cesarei poteva il doge aspettar soccorsi, parte intenti al sacco di Roma, durato, non giorni, non settimane, ma due mesi, e parte alla difesa del reame di Napoli; intanto che in ajuto del pontefice prigioniero calava le Alpi Lautrec con grosso esercito di Francesi, precorrendolo la fama colla strage e il sacco di Alessandria, giacché le città d'Italia tra amici e nemici finivano sempre con questi guadagni. D'altra parte Cesare Fregoso co' fratelli e con quelli della sua parte infestava le vicinanze della città e si spingeva fino a San Pier di Arena. 1 cittadini, travagliati per mare e per terra, vinti in varii scontri, finalmente si arresero. Entrarono Cesare Fregoso e Andrea Doria. Antoniotto Adorno, deposta la dignità ducale, si ritrasse a'suoi feudi. Fregoso desiderava l'imperio della Repubblica con quei rispetti verso la corona di Francia che già ebbe Ottaviano; ma Andrea e tutti quelli che sinceramente la patria amavano, conoscendo, che tutti i passati dolori furono originati dalle private passioni e rivalità di coteste due potenti e orgogliose famiglie, si opposero ed ottennero dal re che il governo fosse conferito ad uno straniero. Fran-
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