La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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Tanno volteggiavano continuamente fra le isolee la terra ferma.
Vili. Commercio con l'Italia.
Nessuno più del popolo di Lucca prestò favore alle prerogative e al traffico dei Genovesi; tanto ch'ei donò loro fino dal duodecimo secolo due vasti magazzini a Mutrone, e per più sicurezza del sale, delle lane e dell'altre mercanzie, ivi portate da galee e galeoni in grandissimo numero, ei si obbligò per la somma di mille lire di danari lucchesi a edificare in quel luogo (0 una torre. Dopo Mutrone i Genovesi navigavano spesso a Port Ercole dietro a monte Argenterò, perchè poco discosto si cava ottimo alume, eh è il più usitato e il più importante fra tutti i mordenti terrosi. A Civitavecchia, a Corneto, a Gaeta, a Napoli, a Messina e a Palermo da questo mare, a Manfredonia e ad Ancona dall'altro andavano sovente per grano, canape, lino. Facevano anche il traffico con Venezia, tanto che il geloso senato lo gravò d'un venti per cento di mare, d'un quaranta di terra (2).
Il dazio che gli Alessandrini d'accordo co'Tor-tonesi avevano posto sopra le merci di transito fra la Liguria e l'Italia occidentale, fu cagion di una guerra nel 1224. Riferimmo nel libro quarto i capitoli d'accordo che l'ultimarono; e il sagace lettore ne avrà conchiuso quanto quel traffico fosse importante. Non solo la Lombardia e il Pie-
(1) De Turri, part. II, 68.
(2) Àcta Joh. Vegii, in Archir. Notar. A. 1251.
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